E’ come se S.Ilario avesse voluto a sua volta tenerci un discorso. E la festa del Patrono ha così finito per riproporre, nel bene e nel male, le atmosfere di questi 5 anni di politica parmigiana.
La festa – Partiamo dalla cosa più bella: la festa, lo stringersi intorno a persone che hanno davvero dato a Parma e dalle quali si può prendere esempio. Ovviamente lo studioso Quintavalle (la medaglia di quest’anno), ma poi tutto un bel mondo parmigiano racchiuso fra i capelli bianchi di Egidio Lanzi simbolo della nostra operosità e il contagioso sorriso di Giulia Ghiretti simbolo – il migliore possibile – della forza e dell’ottimismo che saranno indispensabili alla Parma del domani. Mi pare che nell’individuazione, ed anche nello spostamento al Paganini della cerimonia, Pizzarotti e i suoi abbiano fatto – non solo quest’anno – scelte felici e in generale condivisibili.
Ghiaccio e polemiche – Ma a precedere la festa, Sant’Ilario ha voluto farsi mercante di vetroghiaccio. Che non è una rarità assoluta ma che stamattina pare fosse in versione supersdrucciolevole. E fin da subito sui social si sono sprecate segnalazioni e critiche perchè “non era stato sparso il sale”. Con successiva spiegazione tecnica del sindaco dopo le 9 sul suo profilo facebook: “Il sale è stato gettato nella giornata di ieri e nella notte, ma le condizioni di acqua e vento forte non hanno permesso al sale di sciogliersi e hanno creato comunque uno strato di ghiaccio”. Con immediata polemica con lettrice:
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