Non era stato un colpo di fulmine. Anzi, la prima impressione era quella di un vicoletto stretto, buio, un po’ opprimente. Continue reading “Quel borgo stretto e un po’ buio…”
Quando ieri sera ho letto l’interessante pagina di Gian Luca Zurlini sulla Gazzetta di Parma sulla “squadra” degli 11 candidati sindaco, ho pensato che ogni parmigiano dovrebbe impegnarsi a seguire seriamente la campagna elettorale e naturalmente recarsi a votare. Ma dovrebbe anche dire 11 grazie. Continue reading “11 volte grazie”
La foto al volo che ho preso dal tavolo del moderatore è tecnicamente mediocre. Ma l’incontro di ieri nella splendida Biblioteca di San Giovanni per i 40 anni del Circolo Il Borgo merita di essere sottolineato e fatto conoscere alla città. Come esempio di un dibattito che oggi spesso manca, almeno in quelle forme. Continue reading “Civiltà di Borgo: quando la passione politica va in…Circolo”
E’ una collega brava e simpaticissima, con in più il dono di una ironia e autoironia non comuni che solitamente mi gusto sulla sua pagina facebook De Pelagattis. Ma questa volta, oltre alla ovvia solidarietà, Cristina Pelagatti merita ben altra attenzione: per lei e per noi, dopo l’episodio che ha raccontato e documentato in via D’Azeglio. Continue reading “Ma avete letto l’articolo di Cristina aggredita in Oltretorrente? E’ il racconto di un pezzo di città fuori controllo”
Non vado da tempo al “Castello dei Diritti”, ma spero ci sia ancora il cartello che ne indicava la direzione. Perchè quel Castello che non c’è (o che ha cambiato volto: lascio verificare lo spunto ai miei colleghi ancora in servizio) è in fondo uno splendido monumento all’Utopia, che in un certo senso fa il paio con la lapide che – in borgo Giordani – ricorda il primo convegno amoroso tra Fabrizio e Clelia nella Certosa di Stendhal, ovvero un fatto immaginario e di letteratura. Ecco: Mario Tommasini, che se ne andò proprio un 18 aprile, Continue reading “Parma, quanto manca un Tommasini! (A 11 anni dalla morte di Mario)”
E’ suggestivo già solo il ritrovarsi all’ingresso, dietro la Casa della Musica dove il Naviglio incrocia altri tre caratteristici borghi della parte di qua dall’acqua. Ed è da brivido l’ingresso a luci spente, con le note del Va’ pensiero in sottofondo e nel canto sovrapposto (e apprezzabilissimo) dei soci. E’ il Club dei 27, covo carbonaro di innamorati: Continue reading “Nel covo degli innamorati di Verdi. (E di Toscanini)”
No, non ci provi nessuno a dire che è una ragazzata o un gioco… Innanzitutto perchè (come potete leggere oggi sulla Gazzetta in edicola) quelle pallottole seppur di gomma sono già state indirizzate contro lampioni, ora spente, e contro finestre, con immaginabile paura per chi si trovava all’interno. E poi Continue reading “Quelli che giocano a Gomorra: Parma 2017, una cartolina allarmante”
Da Silvano Minotti (un personaggio e uno sportivo vero) a chiacchierare e progettare con i giovani di una associazione che è tra i rami di quella straordinaria pianta che è il Gruppo Scuola; a pochi metri un campo da calcio, con ragazzi in campo e genitori che osservano senza urlare sciocchezze come troppe volte si ascolta a bordocampo; e intanto dalla scuola di fianco arriva da un coro di giovanissimi un bel Va’ pensiero; e a poche decine di metri il Centro Giovani dove ho assistito in un mese a due dibattiti interessantissimi e senza fronzoli su sesso-droga e rischi del web. E infine, nel ripartire, quell’area verde che con triste dolcezza perpetua il nome di Stefano Vezzani.
E’ proprio vero: c’è in questo quartiere una magìa unica, da cui Parma dovrebbe farsi contagiare..
Dicembre 2003
“Parma, c’era una volta l’Isola dei Felici”.
Il titolo di Repubblica (13 dicembre) è in realtà limitato alle vicende del calcio, ma è quasi impossibile non sentirlo sinistramente risuonare per tutta Parma. Continue reading “Storie di Parma Terzo millennio: dal grande crac al dopo Ubaldi – 6) C’era una volta l’Isola dei Felici”
Commenti recenti