E’ una collega brava e simpaticissima, con in più il dono di una ironia e autoironia non comuni che solitamente mi gusto sulla sua pagina facebook De Pelagattis. Ma questa volta, oltre alla ovvia solidarietà, Cristina Pelagatti merita ben altra attenzione: per lei e per noi, dopo l’episodio che ha raccontato e documentato in via D’Azeglio.
I fatti li vedete riassunti nel titolo della Gazzetta di Parma di martedì. E già il fatto in sè è ovviamente gravissimo. Ma ancora più grave, se possibile, è il “contorno”: il racconto non solo della inaccettabile aggressione alla cronista e libera cittadina, bensì della situazione che in quelle zone si vive ogni notte. Con personaggi ben individuabili e ormai ben noti anche nel loro ruolo di piccoli “boss” della zona, con una situazione di degrado e piccole violenze (come appunto quella alla giornalista) che ruotano attorno al mercato della droga.
Ma allora perchè non si interviene con decisione? Perchè questi personaggi noti a tutti possono continuare impunemente a dettare legge e a vendere veleno?
Certo: Parma non è Gomorra. Ma non è neppure la città modello che troppo spesso fingiamo di essere. E un episodio del genere (ma anche “Quelli che giocano a Gomorra” , quelli che infestano San Leonardo) sarebbe dovuto rimbalzare fragorosamente nel dibattito elettorale, che continua invece ad essere spesso dispersivo e a volte lontano dalla realtà. C’è stata sì la solidarietà a Cristina dalla Cavandoli (e spero non solo da lei), c’è stato proprio in Oltretorrente ieri un dibattito Alfieri-Cavandoli-Scarpa .
Ma tutto continua ad essere episodico. E nella pagina facebook del sindaco in carica, la vicenda non ha trovato posto fra le pur legittime sottolineature di mostre sulla “Città delle idee” e degli ambasciatori della Città gastronomica.
Ecco, signor sindaco e signori/e candidati/e sindaco/a, se volete fidarvi del fiuto di un cronista pur in pensione, la sensazione è che o vi gettate davvero nell’analisi e nelle proposte su questo problema che angustia ormai tantissimi parmigiani oppure davvero ancora una volta gli elettori parmigiani potrebbero inventarsi nuove sorprese, che per alcuni potrebbero risultare amare.
20 Aprile 2017 at 22:07
ma basta!!! ma per piacere…. ma mi ricordo io le risse e i coltelli in oltretorrente e in altre zone della città a fine anni 70!!! tutte cose mai denunciate, mai esistite ufficialmente.
Ancora con la storia degli spacciatori noti e che nessuno fa nulla. Ma pensi davvero che sbatter uno spacciatore dietro le sbarre serva a qualcosa? domani ce ne sarà un altro. Ma pensa piuttosto a quante migliaia di consupatori di droga ci sono in città, tutti parmigiani del sasso.
Possiamo avere una città tranquilla e decente se metà o più dei suoi cittadini e costituida da gente che si fa abitualmente?
20 Aprile 2017 at 23:12
E quindi?